Chi sono i corazzieri
Il Reggimento Corazzieri è un’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri costituita presso il Presidente della Repubblica e posta sotto la sua alta Autorità. Funzione principale del Reggimento è la guardia d'onore e di sicurezza del Presidente della Repubblica. Al di fuori del Palazzo del Quirinale il servizio di protezione al Capo dello Stato è assicurato dalla scorta d'onore in motocicletta o a cavallo, a seconda della solennità delle cerimonie. Inoltre, il Reggimento svolge compiti di guardia e scorta d'onore ad altri Capi di Stato in visita ufficiale e funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza all'interno del Palazzo del Quirinale. Rappresentano la più antica unità militare dello Stato in quanto discendono, senza soluzione di continuità, dalle "Guardie del Corpo" istituite nel 1557 dal Duca di Savoia, Emanuele Filiberto. Nel 1868 la “guardia” venne inquadrata nell'Arma dei Carabinieri con la denominazione di Squadrone Carabinieri Guardie del Re. Il Comando divenne amministrativamente autonomo e assunse rango reggimentale con il nome di Reggimento Carabinieri Guardie della Repubblica il 4 novembre 1990. Con decreto del 24 dicembre 1992, il Presidente della Repubblica, On. Oscar Luigi Scalfaro, ha fissato l'attuale denominazione del Reparto in Reggimento Corazzieri. Nel passaggio dalla Monarchia alla Repubblica il Reparto, trasformato in Squadrone Carabinieri a cavallo, fu sciolto dal giuramento alla persona del Re, ma non da quello alla Patria. Il Presidente Einaudi, dopo il suo insediamento, restituì al Reparto le sue funzioni ponendolo al servizio del Presidente della Repubblica. Il Reggimento, oltre a svolgere le proprie funzioni presso il Palazzo del Quirinale, segue il Capo dello Stato nei suo spostamenti e si occupa sempre dei servizi di scorta e guardia d’onore, mentre svolge le funzioni di sicurezza e di tutela alla persona solo nelle residenze del Sig. Presidente, anche se temporanee come, ad esempio, le Prefetture nelle quali può risiedere quando si reca fuori Roma. In quel caso esse vengono considerate come il Quirinale e, come tali, la sicurezza è assicurata dagli stessi Corazzieri. All’estero i Corazzieri, quando richiesti, si recano unicamente con funzioni di rappresentanza e solo qualora il Capo dello Stato sia impegnato in cerimonie di carattere militare.
La corazza
E' un simbolo e, come tale, porta con sé tradizioni, valori e principi a cui facciamo riferimento costantemente nell’esecuzione del servizio, e nella vita di tutti i giorni.
Lo stesso motto del Reparto “Virtus in periculis firmior” è un motto che vale non solo per il Reparto, ma nella vita di tutti i giorni. "Le virtù dell’uomo si rinsaldano nei momenti di difficoltà" e questo è un messaggio valido sempre, a cui ci si deve ispirare per superare le difficoltà che rendono così preziosa la vita. Le corazze sono le stesse del periodo monarchico, chiaramente sono state tolte le iniziali del Re, sostituite, al centro, da una testa di leone, come simbolo di forza e di fedeltà alla Repubblica. Indossare una di queste corazze rende fieri di avere il privilegio di prestare servizio a favore della massima Autorità dello Stato.
Il cavallo
E' un collega a tutti gli effetti, e un amico che necessita di continue cure ed attenzioni.
I cavalli giovani vengono addestrati dai cavalieri più esperti, quelli anziani o non più adatti al servizio attivo trascorrono la loro meritata pensione nella tenuta presidenziale di Castelporziano, in un'area a loro dedicata e donata nel 2003 dall'allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi per «rendere omaggio a tali silenti soldati, che per lungo tempo hanno servito con onore e amore la Presidenza della Repubblica».
Ogni giorno vengono controllati e accuditi dai corazzieri, e in caso di particolari necessità veterinarie riportati nella loro vecchia caserma dove c'è un attrezzatissimo ambulatorio veterinario.
di Maria Cristina Magri (cavallo magazine)